ASSEMBLEA PUBBLICA

VERSO UNA MANIFESTAZIONE CONTROLA DEVASTAZIONE
DELLE ALPI APUANE

La grande manifestazione dello scorso 4 Gennaio contro l’approvazione del nuovo Pabe di Massa ha dimostrato l’esistenza di un’ampia opposizione alla devastazione delle Alpi Apuane che travalica i confini provinciali e porta finalmente alla luce le contraddizioni del modello estrattivo imposto su scala globale.

Migliaia di persone, comitati, associazioni e collettivi sono scesi in strada portando con determinazione la necessità di una decisa inversione di rotta nell’indirizzo politico e culturale della gestione del territorio Apuano.
In questi mesi le amministrazioni comunali hanno invece ancora dimostrato la volontà di proseguire sul solco tracciato da decenni di escavazione sempre più distruttiva, affinando strumenti di pianificazione che si rivolgono a imprese e società alle quali, in cambio di qualche briciola, regalano la possibilità di saccheggiare il territorio come un distretto minerario, permettendo la polverizzazione delle montagne e la devastazione di valli e corsi d’acqua.
Alimentando la mitologia tossica di un popolo di artisti e cavatori, si nega l’evidenza distruttrice del sistema estrattivo, i cui “sviluppi tecnologici” da decenni determinano anche la perdita di posti di lavoro oltre che la scomparsa di ampie porzioni di montagna.
Ne è un esempio il Nuovo Regolamento appena approvato dal Comune di Carrara in un clima surreale fatto di consigli comunali a porte chiuse, polizia e tanta, troppa arroganza nel totale disinteresse ad ascoltare le osservazioni e le opposizioni portate da decine di associazioni del territorio. Quel giorno è stata tracciata una linea netta, che solo con i nostri corpi e la determinazione delle comunità solidali possiamo spezzare.

È il momento di prendere parola collettivamente e determinare nuove linee di indirizzo politico basate sulla cura anzi che sullo sfruttamento, sull’uso invece che sul diritto di chissà quale proprietà nella gestione del territorio.
Mettere al centro il bene comune non è uno slogan di facciata, sotto il quale nascondere interessi privati, accumulazione di capitali e profitto per i soliti pochi: è una pratica quotidiana radicale che sorge da una cultura popolare consapevole dei bisogni collettivi, che intenda il territorio come la necessaria interazione virtuosa tra comunità ed ambiente che le circonda, che sappia mettere in campo forme di autogoverno in grado di migliorare le condizioni di vita materiale delle persone e mantenere un ambiente sano per le future generazioni.

Dopo l’approvazione del Regolamento degli Agri marmiferi a Carrara è in discussione la bozza per il comune di Massa, ancor più devastante nelle sue ricadute su un territorio, per adesso, meno colpito dallo scempio estrattivo. Lo stesso comune che, in linea con l’analisi sopra abbozzata, ha iniziato a sponsorizzare un percorso verso un ”contratto di fiume’’ per la valle del Frigido che ha già dichiarato di voler costruire in concertazione con le imprese di estrazione marmifera locali.

L’escavazione massiva di marmo dalle Alpi Apuane e le sue conseguenze non sono un problema locale né comunale, sono un problema di tutti e tutte: sono la ricaduta coerente e distruttrice di un sistema che vede nel profitto privato il suo unico interesse.
Invitiamo la popolazione, le associazioni, i collettivi, chiunque voglia collaborare per costruire insieme una mobilitazione pubblica il 4 settembre all’ex deposito CAT (Massa) alle ore 18!

The GAME

The Great Amazing Marble Experience – White Carrara Down Town e le sue contraddizioni – 24 luglio 2020

Un gioco sviluppato per grandi e piccini, per chi di questo posto è originario, per carraresi e massesi, ma anche per chi in questo luogo è solo di passaggio, per tutti quelli che questo mare e questo monte un po’ l’hanno vissuto, per tutti quelli che hanno voglia di cimentarsi in questa balera e di vincere un premio; insomma per tutti.

L’obiettivo di questo gioco performativo, divertente e pure un po’ provocatore, è duplice; si pone a metà tra inchiesta e divulgazione, tra l’azione e l’informazione. Nasce dal bisogno di capire cosa veramente conosciamo di questo territorio, delle torture che questo ha dovuto e deve sempre più subire. Queste profonde ferite non si rimarginano, l’estrattivismo non permette seconde opportunità: con i semi di marmo non puoi coltivare nuovi agri marmiferi; non puoi spalmare sul pane la marmettolata.

Cosa sappiamo quindi, carraresi, massesi e visitatori tutti di questo territorio, delle angherie ambientali a cui deve sottostare, della gestione pubblica delle cave, del loro costo, del famoso Parco delle Apuane? Cosa ne sappiamo di quanto grava sulle tasche di tutti e tutte noi mantenere questo sistema, quanto lo paghiamo nelle nostre bollette dell’acqua, quanto e come i grandi imprenditori sostengono i cittadini e i comuni da cui estraggono materia e profitto senza riguardo?

La città del marmo: sono storie vere o solo mitologia di un passato ormai al soldo di avidi mercanti senza scrupoli?

Tutte domande a cui troverete risposte e deduzioni all’interno di questo gioco che potrete sperimentare o per le strade di Carrara oggi, venerdì 24 luglio 2020.

Inauguriamo proprio oggi questo gioco perché festeggiamo insieme ai mecenati ladroni di questo territorio una delle sporadiche iniziative che regalano alla città come briciole, scarti di un enorme guadagno fatto sulle spalle di tutti e tutte. White Carrara Downtown, un nome che sa delle capitali del mondo; di Milano, Parigi, New York e Dubai, che cerca di mostrare l’internazionalità di un brand di morte e distruzione. L’ennesima manifestazione pubblica che produce art washing, la versione locale del tanto di moda green washing; facce e iniziative giovani e fresche dietro le quali nascondersi e ripulirsi il viso e la reputazione.